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RUMBA NEL CORRIDOIO |
Siccome la vita è un boomerang e un giorno fai il leone e il giorno dopo scrivi messaggi su Whatsapp come una gazzella ferita, è bene comportarsi sempre secondo il buon gusto.
Tutto torna e il Karma ti punisce.
Quando è iniziato il 2014 la mia vita ha preso una svolta, abbandonato il nido di famiglia e le camicie sempre stirate, svuotata la mia cameretta da ragazzo trasformato ora in un magazzino degno dei migliori garage-sales, ho spiccato le ali.
Ho trovato la casa nella zona dove sono cresciuto, due coinquiline meravigliose e una vista Coin che è ormai il mio faro nella notte visto che mi illumina la stanza a qualsiasi ora della notte.
Con loro ho condiviso tutto, drammi esistenziali che sto imparando a controllare (Nutella, biscotti, pizza, Vodka Valium), raccolte differenziate difficili (cartone del latte, carta o secco? Buccia di banana? Preservativi?), persino racconti storici (Lo sapevate che Sissi passava tre ore a pettinarsi tutti i giorni?) a cui fingevano di interessarsi.
Così quando una di loro ha detto “Mi dispiace ma torno in Trentino” il nido si è spezzato e un piccolo angolo di mondo si è un po’ frantumato.
Eravamo una famigliola allegra e spensierata, stavamo bene nonostante i gatti di polvere e le porte a soffietto che una volta chiuse ci si chiedeva “Riusciremo a non rimanere bloccati dentro la stanza a vita?”.
Ed è così iniziata la fase di ricerca, come si cerca un fidanzato e come si cercca una coinquilina.
Il fidanzato su Tinder e la coinquilina?
Con una sorta di reality a puntate con delle prove micidiali da superare.
CINQUE GIORNATE’S NEXT TOP COINQUY.
Perché la coinquilina perfetta è quella figa ma non troppo, altrimenti poi l’altra si ingelosisce e finiscono per strapparsi capelli e tirarsi quei quattro piatti sbeccati che abbiamo, deve saper pulire ma non essere una dipendente dall’amuchina, parla ed è di compagnia ma senza argomentare sui crolli della borsa o sullo squilibrio dell’economia mondiale.
Deve saper cucinare ma non stare in call conference con la madre pugliese per cucinare in diretta la parmigiana con le melanzane, deve essere simpatica ma non invasiva.
Direi che sono caratteristiche essenziali, così come introvabili.
Tra le prove da superare, il pagamento delle bollette in posta nel giorno delle pensione e nel giorno del premestruo delle simpatiche impiegate, il saluto alle vecchie vicine nell’ora di Beautiful e non da meno, l’avanzamento Fierce di Beyoncè da fare nel corridoio senza inciampare nel mocio o negli ombrelli.
Anche la rumba nel deserto sarebbe perfetta ma ho paura che prendendo una craniata sia compromessa la loro vita e il nostro intonaco bianco.
Ci manca solo che l’aspirante coinquilina diventi anche protagonista di un caso mediatico e che il padrone ci metta alla porta.
Il reality inizia, chi vincerà e sarà la fortunata coinquilina di un pazzo mitomane e una bionda incallita?
LA FILA. LA FILA PROPRIO.