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LUI CI PROVA |
Questa ricerca della coinquilina perfetta si è trasformata in un vero e proprio concorso di bellezza dove ci sono imbarazzanti presentazioni, una giuria schietta e decisa e tanti, tanti casi umani. Next top coinquy è un po’ sprofondata negli abissi perché non ci sono stati personaggi degni di nota. Ma è successo che mi sono trovato davanti qualcuno che mi chiedesse “Ma tu sei Lorenzo di Twitter?” con uno sguardo di disapprovazione in quanto ho l’allure di uno che di moda se ne intende e invece ricevo gli aspiranti coinquiline con le ciabatte altoatesine, la tuta scozzese e la felpa da rugby.
Un look da favola come direbbe Alessia Fabiani.
Una sera mi sono arrivate due richieste, una da questa tizia con corpetto in pelle e mascherina di pizzo che mi chiede più foto, forse pensando fosse una chat soft porn. Per curiosità leggo i commenti della foto profilo ed è tutto un “PANTERONA”, “Tu sì che gli uomini li mangi” e “Mamma che ti farei”. Direi non proprio la coinquilina perfetta che pulisce casa e la sera commenta i fatti del giorno mangiando gelato dalla vaschetta. Noi in casa, solo Bridget Jones e simili.
L’altra richiesta mi ha fatto sussultare mentre tentavo di tagliare dei pomodori, scolare la pasta e misurare la temperatura del forno senza far prendere fuoco a nulla. Immaginate la scena di io che leggo distrattamente il telefono e mi compare la scritta “Matteo Renzi ti ha inviato un messaggio”.
A ME? MATTEO RENZI?
La prima cosa che ho pensato è che mi volesse fare i complimenti per i tweet su Salvini, la seconda è stata “Beh, poteva essere proprio Salvini, non mi è andata male”.
L’omonimo di Matteo Renzi si autodenuncia di sesso maschile ma per scusarsi di questo disagio ci tiene a precisare che è molto pulito serio e ordinato, che il week end rientra sempre a Modena e che vorrebbe vedere la stanza.
E se fosse proprio il Presidente del Consiglio con una foto fake?
Boh magari è stufo degli stucchi di Palazzo Chigi, si annoia ad avere servitori, colf, domestici e arazzi pieni di acari attaccati alle pareti. Non gli piace più Roma ma vuole trasferirsi a Milano e scendere a fare colazione alla Torrefazione, fare un giro al Coin e pulire casa nel giorno del suo turno.
“Matteo, tocca a te andare in posta a pagare le bollette”, “Matteo, se vai al Pam ti ricordi la carta igienica?”, “Matteo tira bene lo sciacquone del water eh!”.
Avere come coinquilino il presidente del Consiglio sarebbe divertente, poter condividere la sera i racconti della giornata e mentre io gli dico che Maysa, la mia bambina del corso di nuoto, oggi ha imparato a fare le bolle sotto l’acqua lui mi dice che gli ha telefonato la Merkel e che non ha capito nulla e che quella parla come si veste.
Potrei aiutarlo a comprendere meglio i bisogni della gente comune ed è un attimo che con i suoi poteri legislativi riesco a rinsavirlo:
“Mattè, facciamo qualcosa che qui ci sono criminali a piede libero che indossano Hogan, calze color carne, fantasmini e che scrivono con le K?”.
Lascia stare l’Isis, quello lo risolviamo dopo che hai portato giù l’umido, tocca a te.