Sono tornato da poco d Mykonos e dopo una corsa al parco perché fa figo saltellare sudando (che schifo io nuoto proprio perché non si suda) mi piazzo sulla poltrona e il pc sul puff comprato al mercatino delle pulci a soli 5 euro mi invita a scrivere.
E cosa scrivo? Quanto mi sono divertito? Posto le foto da poser quando me la sono sentita un po’ Alessandra Ambrosio? NO, rifletto.
Perché sembro stupido e blonde ma nutro grandi sentimenti e potenti pensieri profondi che non sempre dedico a scarpe o a papillon.
Con i primi caldi gli ormoni fanno la lambada, il salto in lungo, il salto in alto, il salto delle mutande ma quando sei single e affronti la vita con una parte del tuo grande e accogliente letto sempre immacolata, è normale avere pensieri, cupi o felici che siano, a riguardo.
In tanti si fidanzano e si mollano con la velocità con cui nasce cresce e muore un social network, coppie che millantano amore eterno con striscioni e orrende rose inzuppate nel cioccolato, ma poi il silenzio e la cancellazione di tutte le foto dai rispettivi profili.
Quando sei single e ti accorgi che al mondo la parola “AMORE” è diventata di uso troppo comune e che spesso non ci si rende davvero conto di cosa si parla in realtà, ti fa rabbia tutto questo cianciare.
Ammetto di avere il cuore un po’ indurito.
E mi costa dirlo più di Nina Moric di ammettere che sì ha un po’ esagerato con il bisturi e che la situazione le è un po’ scappata di mano, zigomi, labbra, tette, contorni occhi, fronte, orecchie, cosce, culo.
Vivo da solo, non ho un lavoro ma ben due, tantissimi amici, tante paia di scarpe e praticamente nessuna occasione mondana per sfoggiare quelle più belle, forse sono anche una persona simpatica, di compagnia e che non ha mai avuto la puzza sotto al naso. E sono single.
Di quei single che si sentono dire “MA COME FAI PROPRIO TU”, di quelli che si sentono proporre “Ho una persona fatta apposta per te”.
NO, SE E’ FATTA APPOSTA PER ME LO DICO IO.
Ce la facciamo da soli, sappiamo rimboccarci le maniche, cambiare setaccio come i migliori ricercatori d’oro e lavorare di schiena per riuscire a capire chi è davvero fatto apposta per noi. Qualcuno che non dia in escandescenza se il cane spela sulla giacca, qualcuno che sappia mettere due congiuntivi di seguito senza far prendere fuoco il vocabolario più vicino, qualcuno che non si fermi alla foto di un costume e al primo brivido di mutanda.
Conoscersi, frequentarsi e fidanzarsi per carità è bellissimo, ma deve essere un’avventura divertente e semplice, facile come scegliere tra Chanel e Liu Jo, altrimenti se diventa quotidiana amministrazione o prolungamento dell’orario d’ufficio allora c’è solo una cosa da fare: prendere e scappare con le scarpe in mano.
E non è detto che tutti siano portati a stare in coppia perché c’è chi in coppia dà il peggio di sé e diventa l’alter ego dell’altro, si annienta e si fa delle paranoie così epiche da sfiorare la patologia.
Un cuore indurito può stare bene da solo ed essere capace di vivere serenamente senza sentirsi ai margini di una società in cui tutti sono fallen in love e tappezzano muri per dirlo, ma rimanere comunque in allerta per un eventuale cambiamento di programma.
In entrambi i casi c’è uno spiraglio di felicità, basta cercare la propria.