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Le sorelle Caracciolo di Castagneto. |
Quello che ormai manca è lo stile, lo charme, quella capacità intrinseca di essere nel posto giusto vestiti nel modo giusto, così andiamo al MET con un braccio meccanico, un perizoma di pizzo o un abito che non incastreremo mai sotto al tavolo durante la cena placèe.
(Notare il mio plurale, ANDIAMO, dove io al massimo vado a prendere la pizza da asporto dal cinese sotto casa di biscottino come massimo esempio di mondanità).
Più vedo cafone in giro con hot pants e una ritenzione idrica ostentata come fosse il pezzo forte della carrozzeria, con quel fare maleducata tra la cicca masticata e il mollettone di plastica in testa, e più andrò alla scoperta di icone del passato capaci di farci sperare nel mondo.
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Vestiamoci così, sempre. |
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Forse ai tempi delle nostre nonne era più facile comportarsi a modo, essere educati, avere uno stile personale e ben definito nel vestirsi e nel porsi con gli altri, non lo so, sta di fatto che quando mi capita di sfogliare le fotografie di Avedon, di Beaton e Mulas, rimango spiazzato dall’incanto degli abiti, da quel sapore di estrema eleganza mai snob e mai antipatica, ecco.
Perché invece spesso vedo modelle e socialitè degli anni 2000 fotografate avvolte nei loro cappotti ultima stagione e quello che percepisco è antipatia, così a pelle, senza motivo e senza un perché.
Mi ha sempre affascinato molto la figura patinata e quasi irrealistica di Allegra Caracciolo di Castagneto, classe 1945, figlia di un nobiluomo napoletano un po’ decaduto e Anna Visconti di Modrone, nipote di Luchino Visconti e cugina di un’altra icona di charme, Marella Caracciolo di Castegneto. Entrambe sembrano destinate alla moda e al costume, entrambe sposano un rampollo di casa Agnelli ed entrambe entrano a far parte di quel gusto tipicamente anni ’60 con quei salotti in cui ricevevano la mondanità che conta tra le tappezzerie damascate e i posaceneri di design.
Prima delle bacheche di Pinterest, prima dei following su Instagram, Allegra diventa subito da giovanissima una ragazza di buona famiglia da cui trarre ispirazione per il suo stile, definito ed energico.
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GLI OCCHI. |
Pantaloni a palazzo, pigiama quasi esotici, gonne lunghe e geometriche, pose da Cleopatra e un viso che ritengo magnetico. Occhi grandi, allungati e messi in risalto dal contorno scuro, cofana di lacca ben pettinata alla moda e quello chic aristocratico che non si compra.
Il suo tratto distintivo è questo collo molto lungo, così come anche Marella, che in una foto di Richard Avedon sfiora la fantascienza ma che trovo ipnotico.
Un po’ levriero afghano, un po’ felino Allegra è un esempio di sobria eleganza, quella ricercata e appropriata al ruolo e all’occasione. Vera ispirazione.