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Con il Levi's vintage, classica combo |
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Anni '90 |
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Risolve qualsiasi abbinamento impossibile tipo scarpe di Paperina e kimono |
In fondo sono un ragazzo semplice, uno di quelli che incontri nell’androne del tuo palazzo e che non solo ti saluta ma ti tiene aperto il portone, ti fa passare e addirittura ti dice “Buongiorno” sorridendo, che siano le 8 o le 11 del mattino, lunedì o sabato.
A volte ho manie di grandezze, vorrei abitare a Palazzo Serbelloni, indossare tiare di Pennisi, vestire solo Missoni e pigiami di seta, mangiare solo vitello tonnato di Peck, partire all’improvviso per Parigi e fare i capricci a San Pietroburgo, frequentare le aste di Christie’s e fare shopping nei migliori vintage del mondo senza preoccuparmi dei prezzi di alcunché.
Nella realtà sono un onesto lavoratore dipendente, vivo a Lambrooklyn in 50 metri quadri acquistati, ristrutturati e arredati sudando 8 t-shirt di H&M conscious, da Pennisi vado ad alitare sulle vetrine, a Peck preferisco il Pam dove posso pagare anche i fiori della domenica con i buoni ticket e lo shopping migliore che abbia mai fatto è quello ereditato dai vari nonni, prozii che pace all’anima loro mi hanno fatto avere un guardaroba pazzesco e di buon gusto.
Negli anni però ho capito che nell’abbigliamento il mio capo più importante, più apparentemente facile da indossare ma con mille insidie rimane e rimarrà sempre la maglietta bianca, la classica t-shirt che si ama o si odia ma che tutti hanno a dozzine nell’armadio.
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Manica risvoltata casuale ma in realtà c'è uno studio ossessivo di tutto |
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Maglietta bianca e bretelle, mio outfit preferito della vita |
Le ho provate tutte, di tutte le marche, di tutte le misure, grandezze, con tutte le tipologie di manica ma ogni volta è tragedia greca. Primo motivo di grande difficoltà per me è il lavaggio, quante magliette bianche sono diventate rosino, quante grigie spente e quante azzurrine perché sbagliavo temperature e capi da mettere in lavatrice? Non si contano.
Pare che all’ultima crisi di nervi per una maglia bianca diventata azzurro pastello abbia finalmente preso in pugno la situazione risolta con un detersivo al sapone di marsiglia che non lascia colore e residui. Altra piaga è il deodorante, quante maglie abbiamo rovinato per i segni di quel deodorante che la pubblicità decretava come l’unico al mondo che non lascia aloni? Niente deodoranti cremosi, niente profumi alla lavanda o quelli troppo liquidi. Il deodorante è come il profumo, una volta che trovi il tuo è amore imperituro for the rest of your life.
Sarinski docet |
Barbie Sarinski maglietta personalizzata |
La maglietta bianca ha mille insidie perché deve dare l’idea di casual, di “sono appena uscito di casa con la prima cosa che ho trovato ma guarda come posso essere chic e ordinato anche così”, ma non deve farti sembrare in procinto di mangiare alette di pollo fritto sulla poltrona guardando Maria De Filippi. No al sintetico, la t-shirt bianca è quella 100%cotone, senza bottoncini, loghi, scritte, svolazzi e maniche ad alettoni d’aereo, la regola d’oro è semplice.
Sta bene con le maniche leggermente rivoltate ma non deve nascondere il pacchetto di sigarette perché non siete Danny Zuko, deve essere di un bianco candido e una volta che il cotone ha fatto il suo dovere bisogna armarsi di coraggio e trasformare la vostra maglietta bianca preferita in un panno per pulire i vetri, Junior, il mio ragazzo delle pulizie, ringrazierà.
Dopo anni di gloriose battaglie e isterie, ho trovato la maglietta bianca perfetta e sapete quale sarebbe? Le t-shirt della Fruit of the Loom che hanno un cotone meraviglioso, resistente quasi immortale (ho detto immortale, non immune alla mia lavatrice) e con una vestibilità migliore di qualsiasi altro marchio. Le t-shirt basic della Fruit of the loom sono il massimo.
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Quella pazza di Rockandfiocc, in assenza di tette da selfie basta disegnarle su una t-shirt BIANCA |
L’estate io metto praticamente solo magliette bianche che nascondono anche le ascelle pezzate, dettaglio non trascurabile quando pedali per 18 chilometri in bicicletta in pieno luglio. Quest’anno mi sono dato anche al piccolo ricamo e ho scoperto questo marchio delizioso MELIDE' che costumizza semplice magliette bianche 100% cotone con piccoli ricami handmade che la rendono ancora più carina da indossare in qualsiasi occasione. Ovviamente ho scelto la bicicletta come decorazione, ca va sans dire.
La maglietta bianca è uno stato d’animo, è un grido a voce alta “Hey sono semplice ma fico” e complice Grease, è davvero un must per qualsiasi stagione anno dopo anno.
Ps: al mio ultimo colloquio di lavoro mi sono presentato con una maglietta bianca perché is the new completo gessato e borsa 24 ore.
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T-shirt Melidé con ricamo bicicletta |
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Chiarona nazionale che ha ideato con Melidé una capsule collection disponibile su "The blonde Salad" |