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"NO STEFFY, IO SONO MEGLIO, TU USI I DENTI!" |
Quando un bagnino di città si trasferisce in provincia e piove le cose sono due.
O dorme all day fino a quando sarà stanco di non essere stanco oppure si appiattirà sul divano creando una fossa così avvallata da dover rifare la fodera dei cuscini.
Non ricordavo una giornata così noiosa da quella volta in cui ho dovuto studiare Hegel al liceo.
Ad “allietare” quello spazio temporale tra “Ho già fatto colazione, quando arriva l’ora di pranzo?” con successivo pomeriggio in attesa delle repliche sfocate di Dawson’s Creek, ci sono quei 22 minuti di Beautiful.
Una manna dal cielo.
Io dai Forrester mi sento a casa, non ho mai potuto seguire con empatia le loro vicissitudini, mi sono perso i migliori anni di Brooke, la faccia di Stephanie quando nascevano nipoti e figli illegittimi con la stessa facilità con cui la benzina prende fuoco, e anche le resurrezioni, perché qui tutto è possibile.
Puoi non seguirli per anni ma poi ti basta una settimana di repliche e nessun cambiamento è più un mistero.
A casa Forrester la situa è questa:
Arriva la sorella di Brooke, mai sentita nominare prima della puntata 6208, che ha un figlio da un certo Bill, uno con delle camicie viola a due colletti davvero imbarazzanti. È il classico bellimbusto, col pizzetto e la risposta sempre pronta.
Brooke, amabile e affettuosa sorella, cosa fa se non presentarsi a Bill, buttarsi nel suo letto e addirittura portarlo ad Aspen a fare una felice scampagnata in montagna?
Poi però lo lascia perché l’ha delusa, dice alla sorella “Nessuno mai ci dividerà” e a lui urla “HAI SUPERATO IL LIMITE” che detta da Brooke che si è passata mezza Forrester Creations fa un po’ ridere.
In tutto questo i drammi si susseguono anche nella generazione immediatamente successiva.
Liam, che prima stava con quella bonazza di Steffy (figlia di Taylor) ora tenta di riconquistare quell’odiosa gallina californiana di Hope Logan (figlia di Brooke) che è tanto antipatica quanto finto il suo colore di capelli, che nel frattempo si intrattiene con Wyatt, figlio improvviso di Bill e fratellastro di Liam.
Quindi in poche parole Hope la gattamorta è indecisa se scegliere Liam e Wyatt che sono entrambi figli dell’uomo che inzuppa le lenzuola di sua madre.
Con tutti i ragazzi di Los Angeles come fanno a intrallazzarsi sempre con gli stessi che poi si scopre hanno parte del loro Dna?
È un casino.
Ancora non ho capito chi ha quante quote della Forrester Creations e perché esiste una linea che si chiama “Hope for the future” che si addice più a una linea di borse in plastica riciclata dell’Esselunga, piuttosto che a una collezione d’alta moda.
Beautiful è l’anticamera di tutti i sentimenti umani catapultati in una sola famiglia che ha più intrecci di fluidi dei Tudor.
E quando ti capita qualcosa di strano sentiti meglio, sicuro sarà già successo in casa Forrester.