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E’ arrivata l’estate. Perché ammettiamolo, il 1 di Giugno noi sentiamo caldo anche se il barometro non dice proprio così, togliamo il piumone cercando di non occupare 4 ante del nostro armadio e tiriamo fuori gli shorts.
OH GLI SHORTS QUALE MIGLIORE INVENZIONE DELL’UOMO.
Personalmente mi sento migliore quando pedalo come un forsennato sulla bicicletta con la fretta di chi non deve fare nulla ma ormai ha la velocità milanese come impostazione della vita, con buttato addosso solo un paio di bermuda, una t-shirt sdrancicata di H&M. Conscious, ovvio.
E’ questo il momento in cui mi sento un ragazzino, un teenager che finisce la scuola e si sbraga al parco con gli amici a dire cagate e a fare un po’ Dawon’s Creek della situazione.
L’estate è bello vestirsi con i colori chiari ma solo se non sembriamo delle peruviane al matrimonio di paese, quindi ok i colori un po’ pastello ma senza esagerare. E lo dico io che riesco a non farmi prendere a sassate dalla gente quando metto bermuda color lampone, menta, fragola, pistacchio e sembro la variegata gamma dei gusti di un gelato artigianale.
Un giorno mi sono accidentalmente imbattuto in un esemplare di troppa moda, quelli che sono iscritti allo Ied, si sentono cool anche se girano in canotta e cappello di feltro, che professano apertamente la religione PRADA ma che spesso non ci mettono personalità in ciò che indossano.
Mi è stato detto “I bermuda e le Timberland da barca NO, NO E ANCORA NO”.
Ma perché?
Chi lo ha deciso?
Chi ha decretato questa legge in Parlamento?
E non è un gusto personale ma proprio un fattore di estetica praticità. Avete mai visto uno sulla barca a vela con i pantaloni lunghi?
NO.
E poi la scarpa da barca è una delle cose più comode inventate da quel troglodita dell’uomo, è una sorta di pantofola legale che puoi usare in qualsiasi situazione, senza calze ovviamente non sto nemmeno a dirlo che mi sanguinano i polpastrelli.
Io che sono cresciuto a pane, Sissi e Piccolo Lord, sono uno di quelli che richiude in un cassetto tutte le calze (non appaiate sia mai così questo autunno piangerò sulle perdite feroci) a Maggio e automaticamente l’addizione NO CALZE + TIMBERLAND DA BARCA = ESTATE.
Lo ammetto che fa molto Capri, vivo in Bveva, ho lo Yacht parcheggiato in terza fila a Saint Tropez e che lo vedete bene su un imprenditore di cachemire e non su uno poveraccio come me, MA, ci metto la mano sul fuoco che chiunque sia definito “Gentlemen” sulla faccia di questa terra, avrà almeno un paio di mocassini da barca nel guardaroba.
Di certo non li abbina a una polo di H&M kids e a un paio di bermuda di jeans trovati per caso nell’armadio del fratello maggiore.
Come invece ho fatto io.
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TAC, PROFILO. |