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L'unica a non apparire Cessa con il color lavanda |
Mi sono sempre chiesto quale fosse il segreto della monarchia britannica, quale fosse il lato oscuro di questa famiglia che si affaccia tutta insieme dal balcone di Buckingham Palace, che fa impallare Internet e diventa subito l’immagine ideale per la copertina di tutti i social e sfondi di telefoni, computer e tablet.
Oltre alla gerarchia di successioni, oltre ai pettegolezzi che vogliono Queen Elizabeth una nazi-regina che di notte manomette freni della macchina della povera Lady D, oltre a quel sorriso ebete di Camilla, personaggio a cui non trovo un ruolo, uno scopo, un complimento, c’è la potenza di una donna che ha messo tutti ai suoi piedi.
Queen Elizabeth, donna a cui voglio bene come fosse mia Nonna e che vorrei poter anche solo abbracciare una volta nella vita per sentirne il profumo e la squisitezza, è la donna del Millennio.
Lo so che non fa nulla a parte essere Regina, che vive grazie al suo status e che non ha mai toccato con mano la fame, le difficoltà e le avversità della vita. Lo so che non si è mai trovata davanti alle istruzioni per montare una libreria Billy dell’Ikea e che non potrebbe capire quanto sia dura decidere se andare al Pam o all’Esselunga quando nel primo c’è il gelato in offerta e nel secondo le fettine di pollo ma non si ha lo sbatty di andare da entrambi, PERO’ l’ammiro.
Non mi stupisce affatto che la folla si riversi in strada per ogni grande avvenimento e che aspetti di vedere anche un solo cenno di mano della Regina, perché è amata, attesa, osservata, invidiata e nutriamo in lei un grande rispetto.
Ogni tanto penso a quando non ci sarà più, alla nostalgia che un po’ proveremo nei confronti di quel sorriso composto e discreto, al funerale bellissimo che le faranno e alla regalità che porterà via con sé sperando che sia genetica e imitabile.
Quando la fotografano alle visite ufficiale, alle parate e ai garden parties sorrido perché mi immagino lei che non vede l’ora di tornarsene a “casa”, mettersi comoda in camicia di notte e farsi uno di quei pediluvi goderecci con la settimana enigmistica.
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Copertina ovunque. |
E invidio un po’ gli inglesi perché quando c’è un problema, una crisi internazionale, una strage, un attentato, un mostro in agguato, loro guardano verso quel balcone e sanno che dietro le tende c’è una piccola donnina che tiene a loro, che pur non armandosi di mitra per sconfiggere i terroristi, dirà loro una parola di conforto. Noi invece chi guardiamo? Il Papa? Salvini? Barbara D’Urso?
Lei c’è e la Gran Bretagna è sua, è sempre stata lì, non ha mai abbandonato la patria, i suoi sudditi non hanno mai preso in considerazione l’idea di segregarla in una casa di riposo e di mandare in esilio la sua stirpe. La forza e la fermezza del suo nome è tutto merito di una buona campagna commerciale, sicuramente, ma anche dell’affetto che tutti gli inglesi nutrono per questa anziana ed elegante signora, perché sono cresciuti fianco a lei, vedendola passare di sfuggita in carrozza, festeggiando gli anniversari del suo regno, confrontando le sfumature del suo cappellino. Non mi stupisce affatto che la folla si riversi in strada per ogni grande avvenimento e che aspetti di vedere anche un solo cenno di mano della Regina, perché è amata, attesa, osservata, invidiata e nutriamo in lei un grande rispetto.
Ogni tanto penso a quando non ci sarà più, alla nostalgia che un po’ proveremo nei confronti di quel sorriso composto e discreto, al funerale bellissimo che le faranno e alla regalità che porterà via con sé sperando che sia genetica e imitabile.
Quando la fotografano alle visite ufficiale, alle parate e ai garden parties sorrido perché mi immagino lei che non vede l’ora di tornarsene a “casa”, mettersi comoda in camicia di notte e farsi uno di quei pediluvi goderecci con la settimana enigmistica.
Dopotutto l’essere Regina prevede grandi responsabilità ma dietro quel titolo altissimo rimane comunque un’anziana ottuagenaria che vorrebbe godersi “Chi l’ha visto?” con i piedi sulla poltrona e la messa in piega settimanale. Lunga vita alla Regina, che ci faccia compagnia ancora per molto in modo che qualcuno possa finalmente scoprire cosa tiene nella borsetta.