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MANCANO SOLO LE MACINE DEL MULINO BIANCO. |
Dieci giorni fa mi arriva l’avviso di Vanity Fair “Il tuo abbonamento sta scadendo” e io subito panico. Perché è un giornale a cui sono affezionato nonostante ultimamente non sia proprio corposo ma a me basta leggere Daria Bignardi, incredibile paroliera che mi ricorda mia madre per idee e modi di dire. Sono stato proprio io a far ricredere mia madre su di lei, leggendola prima su Vanity Fair e poi con i suoi romanzi, in particolare quello in cui raccontava della sua famiglia e di come la mamma abbia avuto un ruolo potente ma difficile nella sua vita.
Rinnovo l’abbonamento (50 sacchi) e aspetto il prossimo numero speranzoso di una copertina top, come Ilary Blasi, mia preferita di sempre, l’ennesima ciancicata Monica Bellucci o un bellissimo sosia con il tupè come Jude Law.
E invece chi mi capita: MICHELLE HUNZIKER E TOMASO TRUSSARDI.
NO.
Prima di tutto Michelle è una delle starlette più insopportabili di sempre, supera addirittura Alessia Fabiani che con ogni smorfia mostrava al mondo il suo talento naturale per il sesso orale in quanto sembrava in procinto di raggiungere un orgasmo ad ogni inquadratura.
Tutti in bianco, super sorridenti, addirittura le due figlie e il cane con il titolo “NOI LITIGHIAMO, VOI NO?”.
Ma sapete che a noi non frega una minchia sottolio di quello che fate voi? E che autocelebrarsi come mamma modello, padre affettuoso, famiglia felice e di successo è solo una cafonata al pari di Angelina e Brad che vanno in giro per il mondo a raccattare figli perché così le foto sui giornali sono belle e di impatto?
Aurora, Sole e Celeste. Luce a Nord Est, Tramonti sul Sahara, Himalaya, Neve o Crostata di Pesche, no? Non vi piacevano come nomi?
Michelle poi è la classica “Io sono una donna solare, una donna completa, vivo per le mie figlie, le mie figlie sono la luce dei miei occhi, i miei occhi risplendono dei loro sorrisi” perché dire “Ho sposato un bancomat sempre attivo ma rimango la svizzera tamarra con il tatuaggio sul braccio” non è facile da dire.
Quindi viene a farci la predicozza classica della famiglia normale, che passeggia per Milano sorridente (I paparazzi sempre appostati davanti a casa sua, SEMPRE) che si ama e si vuole bene, con la figlia 18 enne che fa uscire un capezzolo su Instagram per aggiungere un pizzico di normalità e cattivo gusto.
Noi però non dimentichiamo il suddetto tatuaggio per cui anche un Valentino Couture sembra uno straccio da povera, la lista nozze D’ARGENTO che hanno tanto desiderato per il loro attesissimo (?) matrimonio e quel sorriso falso e forzato che millantano di avere.
Subito nella categoria indetta da mia Nonna “CAFONI RIPULITI”.